La mitologia giapponese attira sempre più appassionati in Italia, complice il grande successo di serie anime e manga come Demon Slayer – Kimetsu No YaibaShingeki No Kyojin – L’attacco dei Giganti e molti altri. Per questi autori contemporanei, la mitologia giapponese è un punto di partenza, da cui prendere a piene mani, oppure da cui allontanarsi in maniera definitiva e perentoria. In ogni caso, parte di questa vasta tradizione spinge gli appassionati a saperne di più e alcuni fanno anche un salto in più, cercando di capire cosa si nasconde dietro un manga o perché un certo personaggio è disegnato e presentato in un certo modo rispetto a un altro.

La mitologia giapponese si può distinguere in diversi tipi di personaggi:

  • kami o dèi, che rappresentano i valori ideali;
  • gli yokai, spiriti o demoni malvagi (ma non sempre), caratteristiche tipiche dell’animo umano;
  • le yamuba, ovvero le streghe che sembrano avere un aspetto benevolo, ma non sono buone affatto;
  • Tengu, spiriti che nascono dagli eremiti o dai monaci buddhisti.

Le prime testimonianze sulla mitologia del Sol Levante partono dal 712 e il 720 d.C. All’inizio, questi testi non avevano l’idea di diffondere il sapere in qualche modo, ma l’obiettivo principale era mostrare la famiglia imperiale come una famiglia di origine divina, cosa che ancora oggi si può considerare valida nella popolazione giapponese.

La mitologia giapponese è ricca di cultura e di tradizioni che si sono evolute nel corso del tempo e questo la rende molto interessante agli occhi di un Occidentale. Per maggiori informazioni e per saperne di più sulle tradizioni giapponesi e su quelle orientali in genere, si può consultare direttamente il sito dedicato a questi argomenti, dove si troveranno approfondimenti interessanti. Scopri ora quali sono le tradizioni del mondo, anche solo a titolo di curiosità e per riavvicinarsi durante la pandemia.